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Che rabbia! I bambini e la gestione delle emozioni

Che rabbia! I bambini e la gestione delle emozioni

Spesso ci troviamo di fronte a bambini arrabbiati che hanno bisogno dell’aiuto degli adulti. Ma siamo sicuri di conoscere a fondo la rabbia e di sapere cosa fare?
Il modo in cui i bambini vivono ed esprimono i sentimenti di rabbia è determinato in parte dal loro livello di sviluppo e in parte rafforzato dalle reazioni degli altri, dai modelli familiari e dalle esperienze passate.
Vediamo in che modo.

La rabbia è una normale emozione umana:

La rabbia non è necessariamente un’emozione sgradevole. Quando espressa in maniera adeguata, può essere una risposta normale e salutare all’ingiustizia e motivare all’azione. La rabbia è anche una risposta di sopravvivenza che ci consente di reagire istantaneamente alle situazioni minacciose e difenderci nei momenti di crisi.

I bambini piccoli hanno bisogno di aiuto per poter imparare a gestire con successo i sentimenti di rabbia:

La sfida per gli adulti sta nell’aiutare i bambini a sviluppare le capacità fondamentali per poter regolare da soli le proprie emozioni e aiutarli a sviluppare empatia, cooperazione, sostenere la capacità di tollerare la frustrazione e aiutarli a elaborare strategie adeguate per calmarsi da sé quando vanno in ansia.

Una volta poste le basi, i bambini riusciranno a incanalare meglio la collera in risposte appropriate e a disinnescare con maggiore facilità le manifestazioni inopportune di questa emozione.

Le basi della regolazione emotiva si gettano nell’infanzia:

Uno dei compiti evolutivi del bambino è quello di instaurare un sistema efficace di regolazione delle emozioni, in modo da non esser oppresso da emozioni difficili da controllare.

Questo processo è agevolato dalle cure genitoriali. Se i genitori sono in sintonia con le emozioni del figlio, permetteranno al sistema di regolazione delle emozioni del bambino di svilupparsi e funzionare efficacemente.
Al contrario,  gli studi mostrano che bambini cresciuti in un ambiente stressante (dove ad esempio sono stati vittime di abusi o trascuratezza) rivelano segni di inadeguatezza sociale e sono meno capaci di gestire lo stress e sono meno empatici.

Le esperienze precoci influenzano anche lo sviluppo della corteccia prefrontale, area del cervello che sovrintende alle emozioni e alle interazioni sociali. I bambini molto piccoli non riescono infatti a controllare i loro impulsi aggressivi o i loro capricci rabbiosi perché la loro corteccia prefrontale non è ancora pienamente sviluppata.

Il modo in cui un bambino interpreta situazioni ed eventi ha implicazioni importanti per la rabbia:

Il bambino, con la crescita, quando si trova in uno stato di eccitazione come nel caso della rabbia, ne cerca una spiegazione nel suo ambiente, attingendo anche agli eventi passati e ai suoi ricordi emotivi.
In questo modo, esperienze passate spiacevoli di sentimenti rabbiosi possono accrescere la sua eccitazione fisiologica attuale, confermando la sua valutazione della situazione e intensificandone l’esperienza emotiva.

La rabbia infantile non va temuta, negata o repressa:

Alcuni bambini la esprimono in maniera più diretta, verbalmente o fisicamente, altri sono più inclini a reprimerla o manifestarlo in modo indiretto come le lacrime. A volte tale repressione è una risposta appresa dovuta alla disapprovazione di chi si prende cura di loro o a esperienze di rifiuto.

Ma la repressione o il rifiuto della rabbia possono nuocere al benessere emotivo e fisico del bambino, ad esempio possono portare a un abbassamento delle difese immunitarie dovuto al livello alto di ormoni dello stress nel corpo.

Bambini abituati a soffocare la rabbia non imparano a regolare le proprie emozioni. Per questo è necessario insegnare loro a gestire la collera in modo sano.

 Nella maggior parte dei casi, la rabbia sorge per effetto di un evento scatenante o è espressione di un’altra emozione sottostante:

La rabbia può esser fatta risalire a un evento scatenante o a emozioni come frustrazione, tristezza, ansia, stress o bassi livelli di autostima. Gli adulti quindi devono esser consapevoli dei contesti in cui queste sensazioni possono generarsi.

Ad esempio, bambini che hanno difficoltà comportamentali cercano spesso di confermare la scarsa opinione che hanno di sé stessi entrando in conflitto con gli altri o comportandosi in modo da esser rifiutati.

Quali elementi sono importanti nello sviluppo di una sana gestione della rabbia durante l’infanzia?

– la consapevolezza di sé, la capacità di rendersi conto della sensazione emotiva nel momento in cui sorge

– l’abilità di dar un nome a ciò che si sta sperimentando

– l’autocontrollo

– l’empatia

– la capacità di ascolto e di riflessione sul proprio e altrui comportamento.

Questi elementi si sviluppano con il tempo ma la loro crescita dipende anche dalla sensibilità con cui il bambino è educato e istruito da parte dei genitori e insegnanti.

Quali soluzioni adottare?

– I bambini devono sapere che, anche quando si arrabbiano, continuano ad esser amati

– Gli adulti devono dimostrare di saper affrontare con calma i sentimenti di rabbia di un bambino. Non ignorate il bisogno di attenzioni del bambino perché ciò potrebbe alimentare in lui sensazioni di ansia o frustrazione

– È necessario chiedersi sempre cosa starà provando il bambino

– Con i bambini più piccoli potrebbe esser utile un abbraccio o una carezza o sedersi accanto a loro

– È importante chiedere di spiegare i motivi della collera al bambino

– Domandare al bambino cosa potete fare voi per aiutarlo o, se molto piccolo, suggerire una scelta

– Indirizzare la collera verso un’attività piacevole come fare una passeggiata o ascoltare la musica

Per chi volesse approfondire l’argomento e trovare ottimi spunti, suggeriamo il libro “Esprimere la rabbia” della casa editrice Erickson che propone una serie di esercizi e attività per gestire positivamente l’aggressività.

Per  altre  informazioni  lascia  il  tuo  numero  allo  035/657351  (dalle  9  alle  13)  o  chiama  il numero 347/6500755 oppure scrivi una mail a: ricreazione@cooperativaprogettazione.it

Per maggiori info:
http://www.erickson.it/Libri/Pagine/Scheda-Libro.aspx?ItemId=38310

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