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ADHD nelle persone adulte: il funzionamento neuropsicologico

ADHD nelle persone adulte: il funzionamento neuropsicologico

ADHD nelle persone adulte: numerosi studi hanno dimostrato compromissioni significative a livello neuropsicologico nelle persone con disturbo da deficit di attenzione e iperattività.

ADHD nelle persone adulte: il funzionamento neuropsicologico ha evidenziato una disfunzione significativa negli indici di vigilanza, nella velocità motoria e percettiva, nella memoria di lavoro, nell’apprendimento verbale e nell’ inibizione della risposta.
I deficit più evidenti sono correlati ad una disfunzione frontale Subcorticale e riguardano le funzioni esecutive oltre a deficit di memoria e di velocità di elaborazione delle informazioni.
Gli studi indicano disfunzione dei circuiti fronto-sottocorticali e parietali soprattutto nell’emisfero destro, anomalie nella corteccia prefrontale fino alle strutture Subcorticali.
Tutto questo fa ipotizzare che una rete di aree cerebrali correlate sia coinvolta nei deficit di attenzione esecutiva nelle persone con ADHD.
Dagli studi effettuati attraverso la TAC (Tomografia assiale computerizzata) o la RM (risonanza magnetica) emerge che esistono anomalie cerebrali nella corteccia frontale del cervelletto e nelle strutture Subcorticali.
I circuiti frontali forniscono dei feedback alla corteccia per la regolazione del comportamento.
Sono confermate anche le anomalie nell’elaborazione e nella motivazione della ricompensa: una motivazione insufficiente ed un comportamento impulsivo con la preferenza della ricompensa immediata piuttosto che ritardata.
Noradrenalina e dopamina esercitano influenze neuromodulatorie sul comportamento e sulla cognizione attraverso i circuiti frontostriato cerebellari e, la conseguenza, è che una disfunzione anche a livello catecolaminenergetico influenza l’attività cerebrale.
I farmaci somministrati, di conseguenza, aumentano i livelli di noradrenalina e dopamina e migliorano i problemi di impulsività, disattenzione e iperattività.

Il livello genetico

Le indagini genetiche che utilizzano gli studi sulla famiglia e sui gemelli dimostrano come la genetica abbia un ruolo importante nell’influenzare la suscettibilità al disturbo da disattenzione iperattività. A livello genetico e sembra che la correlazione sia molto alta con un’ereditarietà stimata al 76%.

Per ulteriori informazioni visitare il seguente link:
https://www.cooperativaprogettazione.it/adhd-adulti/

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