Minori adottati e studenti stranieri

Difficoltà di adattamento alla scuola italiana: quanto e’ difficile per un bambino o un adolescente straniero integrarsi ?

Per un adolescente di origine straniera le sfide di crescita si collocano su più di un livello: non solo deve affrontare il passaggio dall’età infantile a quella adulta, ma anche quello dalla cultura del suo Paese di origine a quella del Paese di accoglienza, con importanti difficoltà di adattamento. Per tutti questi aspetti è chiamata in causa la sua identità.

Il bisogno di integrazione può spingere a negare i riferimenti originari, portando a creare fratture all’interno della famiglia. In altri casi, l’adolescente può faticare a trovare un equilibrio tra gli elementi derivanti dalla doppia appartenenza, non riuscendo a fare propri modelli percepiti come distanti da sé e dalle proprie caratteristiche culturali.

La condizione adottiva

Certo la condizione adottiva non corrisponde a situazioni e bisogni omogenei. I bambini adottati possono essere in condizioni molto differenti che possono andare da un estremo di alta problematicità ad un altro di pieno e facile adattamento.

Non è raro incontrare soggetti che presentano benessere psicologico e performance scolastiche nella media, se non addirittura superiori. È molto importante non avere pregiudizi e non dare per scontata la presenza di problematicità nei minori adottati.

Ma nell’ “essere adottato”  sono connessi alcuni fattori di rischio e di vulnerabilità che devono essere conosciuti e considerati, per  strutturare una accoglienza scolastica e sociale in grado di garantire il benessere sin dalle prime fasi di ingresso in classe, nella convinzione che un buon avvio sia la migliore premessa per una positiva esperienza scolastica negli anni a venire.

In questo senso è necessario che tutto il contesto di accoglienza sia preparato e costruisca strumenti utili, non solo per quanto riguarda l’aspetto organizzativo, ma anche didattico e relazionale, a beneficio dei bambini, dei ragazzi e delle loro famiglie.

Naturalmente prassi e strumenti adeguati dovranno essere garantiti anche nelle fasi successive all’inserimento, con particolare attenzione ai passaggi da un ordine di scuola all’altro.

I genitori spesso sono soli ad affrontare questi e molti altri temi connessi.

Per qualsiasi  necessita’ le famiglie possono avvalersi di consulenze di operatori esperti nella facilitazione dell’integrazione.

Per la scuola:

Nell’ambito delle azioni di educazione interculturale, realizzate dall’Equipe della Cooperativa Progettazione per gli allievi delle scuole elementari e medie, si attivano progetti di promozione del successo scolastico-formativo per bambini e adolescenti stranieri che presentano episodi di disadattamento, difficoltà e inadeguatezza in campo scolastico.
L’obiettivo è la prevenzione della dispersione e dell’abbandono scolastico, attraverso la valutazione e la riabilitazione dei disturbi specifici dell’apprendimento.
Il progetto, che si realizza attraverso interventi di valutazione e sostegno riabilitativo individuale, è fortemente integrato con i servizi informativi ed educativi presenti sul territorio, i servizi socio-assistenziali del territorio e le famiglie dei destinatari.
Si integra, inoltre, con le reti di scuole per la gestione di attività comuni, scambio di esperienze e buone prassi in campo didattico, azioni finalizzate a promuovere il coinvolgimento degli allievi stranieri e delle loro famiglie nella comunità scolastica.

Gli interventi sono realizzati da psicologi e pedagogisti clinici perfezionati in Psicopatologia dell’Apprendimento, laureati in Scienze dell’Educazione, psicomotricisti e operatori socio-educativi.

Per approfondire:

http://www.cooperativaprogettazione.it/ambiti-di-intervento/mediazione/

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