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Orientamento scolastico: cosa scegliere e quali garanzie

Orientamento scolastico: cosa scegliere e quali garanzie

La scelta di un percorso di orientamento scolastico è la garanzia di corrette valutazioni sul possibile futuro.

A oggi ancora non si sa come si svilupperà l’anno scolastico 2022/23. La speranza di tutti è di un rientro a scuola tranquillo e di una assoluta assenza di DAD.
Ma per 1,5 milioni di studenti, e per le loro famiglie, è già tempo di pensare al 2022/23 anche in termini di prospettive future. E a coloro che dovranno scegliere la  scuola superiore, in un momento così difficile di grandi sconvolgimenti e non si accontentano del “passa parola”. Ancora una volta la Fondazione Agnelli è un’istituzione sui temi dell’Orientamento scolastico e pubblica online le nuove classifiche di Eduscopio sugli istituti che meglio preparano agli studi universitari o al lavoro dopo il diploma.

Cosa scegliere: una proposta interessante

Come ogni anno si confermano i medesimi segnali emersi. A Milano, e in parte a Torino e a Palermo, primeggiano i licei “paritari”. A Roma e Bari invece il podio resta saldamente in mano agli istituti statali.
I tecnici rimangono veri e propri passepartout per il lavoro, con l’indice di occupazione (percentuale di occupati con un impiego di almeno 6 mesi entro i primi due anni dal diploma) che sale ancora: dal 48 al 49,5 per cento. Soprattutto al Centro-Nord, ma segnali incoraggianti si registrano anche al Sud.
È dal 2014 che la Fondazione Agnelli supporta le famiglie nella scelta delle superiori più adatte ai loro figli. Il gruppo di lavoro coordinato da Martino Bernardi ha analizzato i dati di circa 1.275.000 diplomati italiani in tre anni scolastici (2014/15, 2015/16, 2016/17) e 7.400 indirizzi di studio nelle scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie. Due i criteri utilizzati dal portale Eduscopio (www.eduscopio.it): il successo negli studi universitari e, limitatamente agli istituti tecnici e professionali, la condizione occupazionale

Il portale Eduscopio

Nel misurare le performance delle scuole nel preparare all’università sono prese in considerazione solo quelle che mandano in facoltà almeno un diplomato su tre (per un totale minimo di 21 diplomati nell’arco di un triennio) e che non si trovano in Valle d’Aosta o nella provincia di Bolzano. In totale sono stati monitorati più di 700mila diplomati al loro primo anno da immatricolati (negli anni accademici 2015/16, 2016/17, 2017/18). I risultati sono poi sintettizati nell’indice «Fga», che pesa al 50% la velocità nel percorso di studi (percentuale di crediti universitari ottenuti) e per la restante metà la qualità negli apprendimenti universitari (media dei voti agli esami).

Per gli esiti occupazionali, invece, Eduscopio analizza i due maxi-indirizzi degli istituti tecnici (tecnico economico e tecnico tecnologico) e altrettanti dei professionali (servizi e industria e artigianato). Misurando anche la coerenza tra studi fatti e impiego svolto. Complessivamente, sono stati analizzati gli esiti lavorativi di più di 550mila diplomati.

Ma sono alcuni dei dati contenuti all’interno di un portale che è stato finora visitato da 1,8 milioni di utenti unici, con 8,7 milioni di pagine consultate. Numeri che Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli, commenta così: «Molte famiglie che hanno figli all’ultimo anno delle medie sono spaesate e possono avere maggiori difficoltà, durante l’emergenza sanitaria, a farsi un quadro chiaro in vista della scelta della scuola superiore. In questo, Eduscopio può essere d’aiuto».

Orientamento scolastico: per approfondire
https://www.cooperativaprogettazione.it/orientamento-scolastico-lavorativo/
https://www.centroricreazione.it/ambiti-di-intervento/dsa-e-bes/metodo-di-studio/

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