Strumenti partecipazione scolastica disabilità: dati, accesso e ritardi

Il quadro aggiornato dell’inclusione scolastica rivela nuove criticità su accessibilità, tecnologie e sostegno personalizzato
Strumenti partecipazione scolastica disabilità continuano a rappresentare un punto debole strutturale nel sistema educativo italiano, nonostante alcuni miglioramenti rilevati nell’ultimo anno scolastico. Gli alunni con disabilità sono quasi 359mila (+6% rispetto al 2022-2023), pari al 4,5% degli iscritti, con un aumento del 26% negli ultimi cinque anni. Rimane elevata la discontinuità didattica: il 57% cambia insegnante di sostegno da un anno all’altro, l’8,4% anche durante l’anno. Gli insegnanti specializzati salgono al 73%, ma nel Nord il 38% non possiede ancora una formazione adeguata. Inoltre, il 27% dei docenti viene selezionato da liste curricolari, spesso in modo tardivo. Oltre 20mila alunni necessitano di assistenza aggiuntiva non erogata, 15mila dei quali non dispongono di assistente all’autonomia e alla comunicazione. Le criticità restano persistenti sul piano organizzativo, con una forte disomogeneità territoriale e limitata disponibilità di ausili per la didattica.
Disuguaglianze territoriali e strumenti insufficienti: la partecipazione scolastica resta parziale
La disabilità intellettiva rappresenta la principale condizione (40%) seguita dai disturbi dello sviluppo psicologico (35%) e dai disturbi dell’attenzione e del comportamento (17,5%). Gli alunni con problemi di autonomia sono il 28%, con difficoltà legate alla comunicazione (21%) o all’uso dei servizi igienici (19%). Il 31% degli studenti avrebbe bisogno di almeno un ausilio didattico non disponibile. Le postazioni informatiche adattate sono presenti nel 75% delle scuole, ma il 46% ritiene la dotazione inadeguata. Solo il 49% colloca tali strumenti all’interno della classe, come raccomandato per favorire l’inclusione. L’accessibilità fisica riguarda appena il 41% delle scuole; quella sensoriale è ancora più carente, con solo l’1% dotato di mappe tattili. I PEI risultano spesso redatti in ritardo (19%), con forti differenze regionali. Gli ostacoli alla partecipazione si riflettono anche nelle gite con pernottamento (solo il 50% degli alunni partecipa) e nelle attività extra-didattiche (49%). Il quadro complessivo conferma la persistenza di barriere sistemiche non solo fisiche, ma anche metodologiche.
Per maggiori informazioni consultare i seguenti link:
- https://www.cooperativaprogettazione.it/news/
- https://www.centroricreazione.it/home/ultime-novita-2/
- https://www.istat.it/it/archivio/290246
- https://disabilitaincifre.istat.it/istruzione-e-integrazione-scolastica/
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