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Non solo apprendimenti: gli aspetti emotivi nei DSA

Non solo apprendimenti: gli aspetti emotivi nei DSA

La diagnosi di un disturbo specifico dell’apprendimento (DSA) spesso può offrire una spiegazione alle fatiche scolastiche che genitori e insegnanti hanno osservato in un bambino.

Con una diagnosi di qualità si costruisce la presa in carico, con i trattamenti necessari per abilitare e gli interventi utili per il percorso scolastico. Ma non ci sono solo gli aspetti relativi agli apprendimenti, al training, al Piano Didattico Personalizzato e agli strumenti compensativi e per i ragazzi le questioni sono molteplici.

Già in fase di valutazione è importante occuparsi degli aspetti emotivo-motivazionali, perché spesso a fianco di un DSA trova spazio l’espressione di diverse forme di disagio, per le quali devono essere date opportune indicazioni di presa in carico. Secondo gli studiosi, la co-occorrenza di DSA e disturbi emotivi copre due tipologie diverse: da una parte, in soggetti predisposti la presenza di un DSA favorirebbe il comparire di psicopatologie potenzialmente già esistenti; dall’altra, sono le continue esperienze di insuccesso e fallimento che, con la frustrazione e il disagio, porterebbero bambini e ragazzi a strutturare forme di disturbo che coinvolgono l’emotività e l’autostima.

Alcune ricerche hanno mostrato come l’ansia sia il sintomo emotivo più riportato dagli studenti dislessici. L’attivazione ansiosa, la preoccupazione per le richieste scolastiche e l’agitazione possono arrivare a presentarsi nel 70% dei bambini con difficoltà di apprendimento, fino a strutturarsi in vero e proprio disturbo.

L’aumento di ansia è associato alla comparsa o all’aumento di disturbi somatici, con sintomi come mal di testa, vomito, mal di stomaco.
Per gli studenti è un circolo vizioso: l’ansia elevata porta a peggiorare le prestazioni, lo studente anticipa il fallimento e si agita ulteriormente. Anche l’umore e l’autostima sono coinvolti ed è stato evidenziato che l’insuccesso prolungato, generando scarsa autostima e mancanza di fiducia nelle proprie capacità, può far aumentare la frustrazione nei bambini, che manifesteranno demotivazione, inibizione e, in alcuni casi, depressione.

Se pensiamo che per un bambino con DSA l’incontro (e lo scontro) con le emozioni negative può essere quotidiano, ecco che spazi di educazione emotiva diventano una risorsa chiave nella prevenzione e nella presa in carico del disagio.

Per informazioni, scrivi a ricreazione@cooperativaprogettazione.it oppure chiama i numeri 035/236385 o 347/6500755

Per maggiori approfondimenti, leggi: “Disturbi Specifici dell’Apprendimento: Aspetti Emotivi e Comorbilità

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