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Come sopravvivere ai compiti delle vacanze: 3 trucchi per i genitori

Come sopravvivere ai compiti delle vacanze: 3 trucchi per i genitori

I compiti per le vacanze forse non piacciono molto né ai bambini né ai genitori.
Perché  pretenderne il rispetto nei tempi giusti può diventare un vero e proprio lavoro. E addio vacanze!
Ecco alcuni consigli per non perdere il piacere dell’estate. E la pazienza.

  1. Diritto alla noia!

Ora che la scuola è finita, i bambini hanno diritto al “dolce far niente”, che è un elemento indispensabile per staccare dall’anno scolastico appena concluso, ma anche per imparare a conoscere un po’ della sana noia che i ragazzi di oggi non conoscono quasi più.

Tutto l’anno trascorre tra sport, corsi e impegni extrascolastici, per non parlare dei rientri pomeridiani e del carico di studio che riempie anche i weekend.

La noia e l’assenza di impegni pressanti per i bambini può essere un aiuto a “guardarsi dentro” e quindi a trovare da soli stimoli per imparare e crescere, a diventare creativi, a inventarsi giochi e passatempi che, finalmente, non sono imposti dall’esterno.

 

  1. Un po’ di compiti ogni giorno e passa la paura!

Con un po’ di organizzazione è possibile completare i compiti e godersi al tempo stesso la vacanza. Quindi, dopo il periodo di riposo, possiamo organizzare insieme ai bambini un semplice piano di lavoro.

Non va bene svolgerli tutti nelle prime settimane di vacanza. Sicuramente aiuta a “togliersi il pensiero” del lavoro estivo, ma non lo scopo con cui questi compiti vengono assegnati: lavorare poco ma quasi tutti i giorni, per tenere la mente allenata e riprendere i concetti imparati.

Può bastare mezz’ora al giorno, eventualmente alternando nei giorni della settimana le varie materie. Importante e utile è creare una routine, dedicando un momento preciso della giornata allo svolgimento degli esercizi, in modo che anche i bambini si abituino e riducano i tentativi di evitarli. Importante: il weekend va tassativamente dedicato al riposo dai compiti!

  1. Prima da soli, poi insieme.

I compiti delle vacanze servono a ripassare ed a mantenere attivo l’esercizio. Quindi dovrebbero poter essere svolti dal bambino in autonomia. E non dal nonno, dalla baby sitter o dalla mamma.

Dopo che i ragazzi sono stati stimolati a lavorare in autonomia su attività alla loro portata, un adulto potrà sicuramente controllare i compiti la sera, oppure alla fine della settimana, per assicurarsi che tutto fili liscio.

E poco importa se gli esercizi non sono tutti giusti: è attraverso l’esperienza di potersela cavare anche da soli che passa gran parte della fiducia in sé e si rafforza l’autostima.

Per altre informazioni lascia il tuo numero allo 035/657351 (dalle 9,00 alle 13,00) o chiama il 347/6500755 oppure scrivi una mail a ricreazione@cooperativaprogettazione.it

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